

Il video è stato presentato nel 2016 al Festival del Cinema Nuovo di Gorgonzola e ha vinto il primo premio nella sezione cortissimi “...per la lirica rappresentazione di una quotidianità nutrita dall’attesa”.
E’ Saramago l’ispiratore di questo “cortissimo”, che utilizza la metafora per esprimere i dolori legati alle attese e alle aspettative. una sottile denuncia di un mondo che forse non e’ abbastanza in grado di stare “al passo”... con il passo di tutti, anche di chi ha bisogno di maggiori cure e di maggior comprensione.
“In 5 minuti, il video senza parole racconta per immagini il viaggio di un gruppo di persone fino alla riva del mare. Lo sguardo della camera è delicato, mostra senza diventare impertinente. Il silenzio dei volti e dei movimenti è accompagnato da una musica fiabesca...”
Il video è stato presentato nel 2016 al Festival del Cinema Nuovo di Gorgonzola e ha vinto il primo premio nella sezione cortissimi “...per la lirica rappresentazione di una quotidianità nutrita dall’attesa”.
E’ Saramago l’ispiratore di questo “cortissimo”, che utilizza la metafora per esprimere i dolori legati alle attese e alle aspettative. una sottile denuncia di un mondo che forse non e’ abbastanza in grado di stare “al passo”... con il passo di tutti, anche di chi ha bisogno di maggiori cure e di maggior comprensione.
“In 5 minuti, il video senza parole racconta per immagini il viaggio di un gruppo di persone fino alla riva del mare. Lo sguardo della camera è delicato, mostra senza diventare impertinente. Il silenzio dei volti e dei movimenti è accompagnato da una musica fiabesca...”

I cortometraggi realizzati per lo spettacolo “l’Oste” sono la rielaborazione fantastica di un percorso che ha toccato i vissuti di ogni persona, emersi attraverso l’utilizzo di tecniche ed esperienze diverse: dalle interviste finalizzate a far emergere storie e ricordi positivi in relazione al tema dell’amore e delle passioni, alle improvvisazioni teatrali a tema; dalle “passeggiate silenziose” al mare ed in collina, per arrivare agli esercizi di scrittura creativa.
Così sono nate le “storie” divenute oggetto dei cortometraggi, ognuno dei quali è frutto di numerose “uscite”, a piccoli gruppi o tutti insieme, dove ogni persona ha sperimentato i tempi tecnici, le ripetizioni, le attese, le “levatacce” all’alba per sfruttare la luce migliore, dunque anche le fatiche tipiche del lavoro cinematografico.
Ogni piccolo “viaggio” ha rappresentato un’esperienza vissuta intensamente dal gruppo e ha creato un’empatia che solo la condivisione di momenti importanti sa creare.
I cortometraggi realizzati per lo spettacolo “l’Oste” sono la rielaborazione fantastica di un percorso che ha toccato i vissuti di ogni persona, emersi attraverso l’utilizzo di tecniche ed esperienze diverse: dalle interviste finalizzate a far emergere storie e ricordi positivi in relazione al tema dell’amore e delle passioni, alle improvvisazioni teatrali a tema; dalle “passeggiate silenziose” al mare ed in collina, per arrivare agli esercizi di scrittura creativa.
Così sono nate le “storie” divenute oggetto dei cortometraggi, ognuno dei quali è frutto di numerose “uscite”, a piccoli gruppi o tutti insieme, dove ogni persona ha sperimentato i tempi tecnici, le ripetizioni, le attese, le “levatacce” all’alba per sfruttare la luce migliore, dunque anche le fatiche tipiche del lavoro cinematografico.
Ogni piccolo “viaggio” ha rappresentato un’esperienza vissuta intensamente dal gruppo e ha creato un’empatia che solo la condivisione di momenti importanti sa creare.

